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Monza, non solo Gran Premio

Molte, e disparate, le peculiarità che hanno contribuito a rendere famosa Monza ben oltre i confini locali: dalla presenza, all'interno del Duomo, della Corona Ferrea della Regina Teolinda con cui Napoleone volle essere incoronato imperatore, al celebre autodromo di Monza, dalla Villa Reale con il suo grandioso parco fino al fatto di essere stata teatro dell'attentato che, nel 1900, pose fine alla vita del re Umberto I.
Con queste premesse, non può stupire che una passeggiata per Monza si trasformi subito in un itinerario nella storia e nell'arte. Si può partire da piazza Roma, su cui si affaccia il Palazzo Comunale, imboccare via Napoleone e da qui raggiungere piazza del Duomo per ammirare, all'interno e all'esterno, la cattedrale monzese. Già, perchè il Duomo di Monza merita davvero una visita, se non altro perchè alla sinistra del presbiterio, nella Cappella di Teodolinda, è conservata la Corona Ferrea, che si dice sia stata forgiata con un chiodo della croce di Gesù.
Ma la visita di Monza non può dirsi completa se non ci si spinge verso i limiti settentrionali della città per immergersi nel verde del Parco di Monza, uno dei più vasti d'Europa, fatto realizzare all'inizio dell'Ottocento per volere del vicerè napoleonico Eugenio di Beauharnais.
Amatissimo e frequentatissimo non solo dai monzesi, ma un po' da tutti i lombardi, il Parco sorge alle spalle dell'altrettanto famosa Villa Reale, un complesso di edifici neoclassici costruiti per essere, alla fine del Settecento, residenza arciducale degli Asburgo d'Este.
All'interno del Parco si sviluppa per 5793 metri il circuito dell'Autodromo nazionale di Monza, che dal 1922 ospita il Gran Premio d'Italia di Formula 1.
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